Sull’Universo Variabile

Dopo quanto osservato finora, torniamo a considerare la struttura e il destino dell’universo. Le più recenti osservazioni cosmologiche indicano che lo spazio ha una curvatura molto piccola, ma positiva(1); infatti è pressoché sferico in prossimità della materia. Sappiamo inoltre che le galassie “virano” verso il rosso, cioè si allontanano da noi e tra di loro.

Quindi l’universo si espande e tale espansione è accelerata per effetto dell’energia oscura, o energia del vuoto. Consideriamo, dunque, la curvatura dello spazio di poco superiore allo zero (k>0); in questo modo la costante cosmologica (Λ>Λe)(2) esprime un valore indicante un’interessante visione di universo aperto e in espansione (che mi piace di più, anche filosoficamente, perché in accordo con l’ipotesi di evoluzione continua). Così l’incessante espansione è il risultato/effetto dell’energia oscura che respinge la materia/energia luminosa, cioè le galassie visibili (e forse anche quelle invisibili). Vale a dire: nessun collasso dell’universo su se stesso (“Big Crunch”), ma una Espansione costante/Creazione costante di materia al centro delle galassie. Quindi abbiamo:

Continua espansione dell’universo

La teoria di un universo isolato non quadra. La teoria della “diluizione”(3) è la più vicina a una realtà che deve considerare, nell’universo che si espande, la formazione di nuova materia(4) al centro di ogni galassia, nonché la produzione o la pre-esistenza di Buchi Neri e di materia/energia oscura. Bisogna quindi abbandonare concetti insoddisfacenti quali quelli di:

  • Spazio a curvatura negativa, in espansione perpetua e grandezza infinita.
  • Spazio a curvatura positiva, destinato a richiudersi in un Big Crunch(5).

Possiamo invece, più realisticamente, considerare che:

  1. L’espansione-evoluzione dell’universo, che ha dimensioni finite, sarà continua anche per la presenza della materia/energia oscura.
  2. Non esisterà alcun “Big Crunch”.
  3. La “distribuzione” delle galassie sarà in ampliamento e la loro distanza aumenterà costantemente.
  4. La produzione di materia al centro delle galassie sarà costante e proverrà dall’energia del vuoto quantistico, in relazione con la materia/energia oscura.

I modelli cosmologici attuali, proposti come soluzioni alla concezione “matematica” dello spazio, non considerano la distribuzione immensamente irregolare della materia nell’universo(6). La natura quantistica dello spazio, cioè la sua granulosità calcolata a 10-48 metri, esclude inoltre teorie quali quelle delle stringhe e della gravità quantistica ad anello.
Lo “spazio” si “crea” o “evolve” o si “esprime” (con la coscienza che contiene) espandendosi e interagendo con l’espansione stessa come ex Vuoto, ex Vacuità, ex Vuoto quantomeccanico interagente, ex “quasi Nulla”. Già Assoluto!?
Ma qui si sconfina nella metafisica! Si potrà?
Se l’Assoluto è Infinito, la Sua Creazione sarà composta da infiniti universi.
Ma qui si sconfina nella metafisica! Si potrà?
Se l’Assoluto è Infinito, la Sua Creazione sarà composta da infiniti universi. E se la Costante Cosmologica non fosse costante ma variabile, ΔΛ? In tal caso si risolverebbero alcune contraddizioni.

NOTE:

(1) ^ Osservazioni del satellite WMAP, lanciato nel 2001.

(2) ^ Il valore Λe è quello per cui l’azione repulsiva bilancia esattamente la gravità e l’universo rimane stabile, cioè né si espande né collassa. Si veda nota 10 del brano “Intuire un nuovo infinito”

(3) ^ Secondo la teoria dello stato stazionario, formulata nel 1948 da Fred Hoyle, Hermann Bondi, Thomas Gold, l’universo sarebbe eterno e la continua creazione spontanea di particelle bilancerebbe la “diluizione” della materia dovuta al fenomeno dell’espansione.

(4) ^ Incluse materia ed energia oscura.

(5) ^ Secondo Friedman le soluzioni delle equazioni della relatività generale implicano un universo a curvatura positiva, destinato a collassare su se stesso in un Big Crunch. Universi piatti o a curvatura negativa potrebbero espandersi continuamente, ma sarebbero di dimensioni infinite. Quindi, universi è un conto, spazio infinito un altro.

(6) ^ Ciò che sembra regolare è invece la distribuzione di materia/energia oscura, forse anche per la loro enorme quantità (che comporta, in percentuale, una presenza maggiormente distribuita).