Ricerca dello Zero Point Energy nel BoNu – III parte

Ciò che si ferma su un disegno è fermo nel Nulla.
Ciò che è in movimento nell’essere è eternità nell’Essere.

Danilo Speranza

 

Nel cominciare a strutturare una nuova geometria, dobbiamo immaginare il più semplice gioco concepibile, un gioco di sfumature che vanno dal nero verso il bianco.

Si potrebbe fare un “esperimento” artistico. Potrei dire a qualcuno: “Prendi un foglio nero, un pennarello bianco e raccontati. Racconta quello che vuoi”.

Anche se ripetessi la prova con un miliardo di persone, otterrei sempre lo stesso risultato.
Ognuno racconterebbe la stessa cosa, anche se in maniera diversa, perché esiste un’unica geometria, concepita allo stesso modo, che si esprime in forme apparentemente differenti ma in realtà simili. Infatti la quantità di coscienza in un sistema è più o meno determinata, e consente speculazioni solo su un’area (o un verso di movimento) all’interno del sistema stesso.

Per questo disegnerebbero tutti la medesima cosa: il punto d’inizio, poggiando per la prima volta il pennarello bianco.
Poi disegnerebbero il proprio universo, utilizzando l’intera cartuccia di Bianca Energia, sempre al di qua del punto e dello spazio del foglio, che ha già il suo “oscuro”.

Ma sovrapponendo tutti i disegni, per rispettare la libertà di ognuno, tenderei ad avere l’intero foglio bianco.

Fine dell’universo o somma nel punto di energia che produce un nuovo big bang.