Osservazioni sulla materia chiara e oscura

Energia oscura – Sconosciuta natura
Materia oscura – Natura sconosciuta
Energia oscura: ≃ 72,1%
Materia oscura: ≃ 23,3%
Materia ordinaria (utilizzata per calcolare tali valori) sperimentalmente osservata e descritta dalla fisica delle particelle: ≃ 4,6%

Quanti dubbi possono venire a un lettore inesperto nel trovarsi di fronte a testi di ampia divulgazione scientifica, dove vengono chiamate “teorie” ipotesi non dimostrate, né chiaramente esposte. Nel brano “Sull’Universo Variabile” abbiamo introdotto, ad esempio, il “problema” della materia e dell’energia oscura. Di entrambe sappiamo che non si comportano né come energia né come materia. Non hanno proprietà corpuscolare né ondulatoria. La materia oscura, inoltre, è distribuita nello spazio in modo uniforme, o forse, considerandone la vastità, sarebbe meglio dire quasi uniforme.

Materia ed energia oscura costituiscono il 95,4% della “massa” presente nell’universo, di cui solo il 4,6 % è rappresentato da materia luminosa, più o meno conosciuta. Questa massa visibile, appena un ventesimo di quella oscura, non potrebbe imprimere alle stelle e alle galassie le velocità orbitali riscontrate, né spiegare la loro distribuzione. La teoria della gravitazione universale di Newton non è dunque appropriata a spiegare i fenomeni osservati(1)!
Se poi, utilizzando l’equazione E = mc², aggiungiamo alla massa della materia e dell’energia luminosa(2) quella della materia e dell’energia oscura (che all’epoca dei calcoli di Einstein erano già conosciute, pur non essendo note le loro percentuali) otteniamo, in base alla gravità per come la conosciamo, una somma tale da provocare il collasso dell’universo. Quest’ultimo invece, come abbiamo visto, si espande. Materia ed energia oscura, quindi, anziché attrarre come una qualsiasi massa, sembrano fungere da “sistema” che respinge l’energia-materia luminosa, provocando l’espansione accelerata dell’universo.
Come può questa energia “repulsiva” essere considerata equivalente alla massa visibile che genererebbe una gravità attrattiva? Sembra che anche la teoria della relatività generale, oltre a quella ristretta, ancora una volta presenti grossi limiti!

Va detto, infine, che la presenza dell’energia oscura “smonta” anche la pseudo teoria (ipotesi) delle stringhe; infatti i calcoli di stringa forniscono valori negativi della costante cosmologica, mentre questa ha valore molto piccolo, ma positivo(3). La teoria (ipotesi) dei campi quantici, invece, prevede l’energia oscura come energia del vuoto o di punto zero. La differenza con i valori osservati è però inaccettabile, sintomo che qualcosa non va(4). Di conseguenza, potremmo anche teorizzare una “non costante cosmologica”, cioè una variabile cosmologica ΔΛ(5).

Tornando alle stringhe, il tentativo di dare risposta al problema della gravità(6) attraverso di esse, comprendendo anche materia ed energia oscura, non ha prodotto risultati convincenti. Quindi la ricerca della dualità(7) di stringhe e campi, con i campi di gauge(8) (responsabili di elettromagnetismo e forze nucleari) derivanti dalla vibrazione di “stringhe aperte”, è una ipotesi chiamata erroneamente teoria(9). Si sostiene anche che le “stringhe chiuse” produrrebbero i gravitoni: entrambi introvabili!
Oltre a non aver prodotto alcun risultato che potesse essere oggetto di verifica sperimentale, l’“ipotesi” delle stringhe ha avuto bisogno di essere supportata da un’ulteriore “ipotesi”: la teoria massimamente supersimmetrica(10). Tuttavia gli elevati livelli di approssimazione non riescono a mettere in relazione un’ipotesi con l’altra. Fra le due non esiste nessuna correlazione, anche nell’eventualità più ottimistica, e questo i fisici e i matematici lo sanno(11).
Così la congettura di Maldacena, nota anche come universo olografico(12), è probabilmente errata in quanto si serve delle ipotesi di stringa e di supersimmetria, che non sono né equivalenti né collegabili(13).
Se si illustrano ipotesi non comprovate (che non possono essere chiamate teorie) basandosi su altre ipotesi (altrettanto non comprovate), si crea una sorta di continua approssimazione. Non si può più nemmeno parlare di “ipotesi” perché sommando le approssimazioni si esce da quel che dovrebbe essere scienza e si entra nel puro fantasticare con i numeri, aumentando la concentrazione degli errori.

La pseudo teoria delle stringhe non ha dunque riscontri oggettivi e non può spiegare nulla di fisico che metta in relazione il loro mondo ultramicroscopico con le grandezze universali. Non può entrare in relazione con il macroscopico.
Bisogna cercare, nella vasta coscienza, ciò che potrebbe collegare la materia e l’energia. Solo una “Teoria Fondamentale di Principio” dell’intera natura del “tutto conoscibile”, può e deve “legare” energie-forze-materia-spazio-tempo-microscopico e macroscopico. Il tutto è indissolubilmente collegato. Proviamo a formularla, tenendo in considerazione i problemi che impediscono l’unificazione della Relatività Generale e della Quantistica.

Secondo il fisico Massimo Corbucci la gravità non viene dalla massa, ma dal “risucchio” del vuoto. È l’attrazione del Vuoto in ogni particella. Non è una forza ed è molto facile intuire perché. Facciamo un esempio: oltre la censura cosmica del Buco Nero sparisce la materia, ma se sparisce perché c’è tutta quella gravità?
Ciò che ci sembra concreto, in realtà è estremamente rarefatto (il peso di cinquemila portaerei è pari a quello di un cucchiaino di materia proveniente dalle più dense stelle di neutroni).
L’atomo, quindi, è un grande vuoto: nell’Idrogeno il raggio del protone è un decimillesimo della distanza dal suo elettrone.
La materia è più vuoto che “altro”. Questo “altro” – che possiamo chiamare Vuoto quantomeccanico o scantinato della materia – potrebbe essere anche infinitesima realtà Spazio Nulla o Bordo Nulla: l’unico Scantinato dove collassa “il palazzo”, la materia, ossia le particelle che Lo “nascondono”.
Ciò mostra l’effetto della sua presenza, che risuona all’esterno come “onda gravitazionale”: un’eco del suo Vuoto.

Nell’ipotesi di Corbucci e nella relativa nuova Tavola degli elementi(14), il “padre” di tutti gli elementi, l’Idrogeno (H), risulta anche il più pesante, in quanto ha il più vasto “scantinato della materia”. Questo scantinato, o vuoto quantomeccanico, collega tutti gli atomi (elementi) esistenti in una graduale evoluzione “dell’universo” Idrogeno (H) in altri elementi (che sono “unione evolutiva” della materia).
Per esempio 4 atomi di Idrogeno danno origine a un atomo di Elio liberando energia:

4H → 1He + energia (cioè informazione).

Ci può essere uno scantinato senza che vi sia stato ancora costruito il palazzo sopra? Sì, l’energia oscura potrebbe essere il miglior “rappresentante” di un confine pronto a divenire materia.
Qual è, allora, la teoria che spiega la forza di repulsione delle stelle? La materia e l’energia oscura agiscono come una sorta di carica magnetica dello stesso segno, quindi si respingono, o sono in interazione diversa con il BoNu?

EO – energia oscura
MO – materia oscura

EO = MO ± energia in interazione con il BoNu senza tempo (t0).

Se immaginiamo di coprire a “livello terreno” lo scantinato dell’energia oscura, avremo quel 23,3% di materia oscura non ancora emersa; pronta forse a farlo, ma nel tempo illusorio dell’umanità e non nella Realtà senza tempo dell’universo.
Vedremo. Ci saremo?
Il “livello terreno” dello scantinato è il confine tra energia e materia, da noi detto anche Bordo Nulla: dualità di un campo di equilibrio tra Vuoto e Pieno (doppia proprietà corpuscolare-vuota, “vuota” e non solo ondulatoria).
Nel vuoto non v’è onda, ancora in attesa di apparire come corpuscolo, poi elemento, poi molecola… nel “solito” perfetto equilibrio energetico per giungere alla coscienza; cioè quanto basta in una Creazione Perfetta.

Proseguendo su questa linea, potremmo dare risposta anche al paradosso della perdita dell’informazione nei Buchi Neri, cui sono state date varie soluzioni(15). L’informazione si conserva? Se sì, del tutto o parzialmente? E in che modo? Si perde? Non si sa!
Anche in questo caso, una buona spiegazione potrebbe essere il recipiente di energia detto Bordo Nulla, contenitore “Eterno” (senza tempo) di tutte le informazioni.
Il vero orizzonte degli eventi è la censura cosmica, dopo la quale l’informazione in questo universo si perde per “procedere” negli universi collegabili, per riusare i dati acquisiti e riorganizzare altra evoluzione.
Nel Bordo Nulla tale informazione diviene eterna e la radiazione emessa dall’evaporazione di un buco nero è “eco” che consente una re-informazione all’interno dello stesso universo.

I nuovi “Palazzi del Tutto” hanno già una base su cui poggiare. Gli scantinati sono sempre stati oscuri, con la loro censura cosmica o elementare.
Come si svilupperanno le ricerche e le costruzioni della scienza si comprenderà dalla capacità degli esseri di giungere a nuovi “intenti” evolutivi, cioè dell’intelletto.

NOTE:

(1) ^ La velocità osservata delle stelle periferiche nelle galassie è molto più elevata di quella deducibile dalla quantità di materia luminosa e dalla legge della gravitazione universale di Newton.

(2) ^ All’energia può essere attribuito un corrispondente valore in massa, pari a m=E/c2

(3) ^ Ricordiamo che l’energia oscura e la costante cosmologica sono collegate nei modelli cosmologici derivati dalla relatività generale, in quanto, tramite la costante cosmologica, si tiene conto dell’effetto repulsivo dell’energia oscura.

(4) ^ Ben 120 ordini di grandezza tra il valore previsto e quello misurato.

(5) ^ Evidenziamo le contraddizioni, con congetture logiche a confutazione di ipotesi poco limpide.

(6) ^ La teoria delle stringhe ipotizza un’equivalenza tra elettromagnetismo e gravità in uno spazio a più dimensioni.

(7) ^ Ovvero equivalenza.

(8) ^ Nel Modello Standard i campi di gauge descrivono le interazioni elettromagnetiche e nucleari. Tali campi possiedono proprietà di simmetria locali (il risultato non cambia se le equazioni vengono moltiplicate per una arbitraria funzione dello spazio). Dai vincoli imposti da queste operazioni di simmetria emergono i 12 bosoni vettori: fotone, bosoni intermedi W±e Z, e gli 8 gluoni.

(9) ^ Una teoria dev’essere sviluppata e dimostrata utilizzando numeri finiti. Le qualità fisiche derivanti devono produrre risultati verificabili sperimentalmente. La teoria è coerente se non contraddice tali “risultati”. Tutto il resto sono ipotesi e fantasie!

(10) ^ La Supersimmetria è fondamentale per l’ipotesi delle stringhe, le quali altrimenti sarebbero instabili, emettendo tachioni fino al collasso. Per tachione (dal greco ταχύς [tacys] veloce) s’intende una particella ipotetica che viaggia a una velocità superiore a quella della luce. Ma i tachioni, particelle interagenti prive di massa, non esistono (o almeno non è stato provato). Infatti se E = mc2; 0 = 0c2, quindi zero! Tutto ciò che esiste deve avere una massa, anche minima. Non possiamo comprendere gli assurdi. Che la scienza parli il linguaggio dell’essere e non quello di una fisica che usa una matematica che rimbalza su se stessa.

(11) ^ Secondo la teoria della Supersimmetria, per ogni particella bosonica esiste un corrispondente fermione (es. fotino: partner simmetrico del fotone) e per ogni fermione esiste un corrispondente bosone (es. s-elettrone: partner simmetrico dell’elettrone). Le particelle supersimmetriche non sono però mai state rivelate: 10 anni di ricerche al Large Electron–Positron Collider (LEP) non hanno dato risultati; il Large Hadron Collider (LHC) è subentrato ad esplorare campi di energie ancora maggiori, ma non sono state trovate particelle supersimmetriche. Però, se le stringhe (la cui esistenza non potrà mai essere provata) si fanno vivere in un mondo supersimmetrico (mai provato), si “addomesticano” i problemi di instabilità tachionica: nascono così le superstringhe, con le quali, ad oggi, non è stato possibile fare alcuna previsione che possa essere oggetto di verifiche sperimentali.

(12) ^ Secondo la congettura di Maldacena la realtà potrebbe essere costituita da superstringhe filiformi che vibrano in cinque dimensioni. Nello spazio-tempo quadridimensionale si percepirebbero solo le ombre di queste vibrazioni, che rappresenterebbero le interazioni di gauge, cioè le forze nucleari ed elettromagnetiche.

(13) ^ Sosteniamo quindi nuove ipotesi avanzate da scienziati non “stringhisti”.

(14) ^ Massimo Corbucci ha individuato un limite strutturale dell’atomo in corrispondenza del numero atomico 112, che esclude la possibilità di ottenere ulteriori elementi chimici con 114 protoni. È autore della nuova tavola periodica a 112 elementi e scopritore del vuoto quantomeccanico.

(15) ^ Un buco nero assorbe materia ed energia dallo spazio circostante e quindi “mangia” informazione che, una volta inghiottita, sembrerebbe perduta per sempre. Negli anni ‘70 si pensava che se tutta la materia fosse finita inghiottita dai buchi neri, l’universo avrebbe perso ogni memoria di se stesso (il “paradosso di Hawking”). Più tardi lo stesso Hawking trovò che all’orizzonte degli eventi i buchi neri emettono radiazione, quindi da essi emergono informazioni. La natura di queste ultime dipende però sostanzialmente dalla massa che è stata inghiottita; ogni altra informazione sembrerebbe quindi persa (ovvero non ci sarebbe differenza tra l’informazione relativa alla scomparsa di una tonnellata di rocce e quella relativa a una tonnellata di organismi viventi). Secondo altri invece, la radiazione emessa da un buco nero non può in alcun modo distruggere informazioni. Anche Hawking nel 2004 ha fatto una parziale marcia indietro.