Parole


Qual è il valore delle parole?

Forse è nel punto in cui la parola ha la sua massima espansione e collegamento all’interno del sistema-universo?

Il valore delle parole cambia in base alla profondità, la cultura e le motivazioni della persona che le usa. E saperlo non basta. Non tutti, infatti, ne hanno consapevolezza.

Spesso si crede, e ci si illude, che chi ascolta dia lo stesso significato, lo stesso valore alla parola pronunciata e che, quindi, abbia la reale capacità di percepire e comprendere quanto espresso. Ma non è così.

In realtà, ognuno vive se stesso con la propria diversità derivata dalle particolari esperienze vissute e decodificate con la propria, e altrettanto unica, mente.

Se, ad esempio, diciamo “acqua” sappiamo che ognuno attribuisce a questa parola un valore diverso (chi pensa all’acqua da bere, chi all’acqua piovana, chi pensa al vapore, chi al ghiaccio, chi all’acqua del mare, etc). Poi il processo evolutivo continua e la consideriamo anche dal punto di vista chimico (H2O), come l’elemento principale che costituisce il nostro corpo.

Se un essere che deforma la realtà (la separa la divide, la distorce), rende tutto soggettivo, non racconta la verità e non conosce se stesso, come fa a percepire un altro?
Se ha un “cannocchiale” con le lenti sporche e fuori asse, cosa può vedere?

Deve prima “centrarsi”, “pulire le lenti” e, poi, controllare se esista una reale comunicazione con gli altri.
Spesso non ci rendiamo conto se stiamo comunicando o se invece, come si dice in gergo, ci stiamo solo “parlando addosso”.

Solo dopo aver compreso che esiste l’osservazione di se stessi, è possibile osservare anche gli altri. É inutile, infatti, cercare di capire cosa dice l’altro se prima non ci conosciamo e non siamo sinceri con noi stessi.

Il primo sforzo da fare è quello di accordarsi su un valore comune al fine di innescare la tendenza all’intuizione di ciò che l’altro in realtà sta esprimendo. Infatti, quando una persona ci parla, oltre ad ascoltare quello che dice, dobbiamo cercare di intuirla, di sintonizzarci con la profondità di quello che vuole raccontarci.

Bisogna essere coscienti che “a parole” non ci si può capire: si può solo intuire!
Il risultato tra due persone che interagiscono, dovrebbe essere, quindi, di pervenire ad una intuizione condivisa.