Se intuire la domanda è intuire la risposta
Esiste un’interazione tra Coscienze Singole e Coscienza Universale? Possiamo pescare, con l’intelletto, in quel vuoto che compenetra e contiene tutto, chiamato intuizione.
E se la gravità non fosse una forza?
E se non fosse mediata da una particella, bensì fosse un’interazione tra forma e vuoto (non forma)? In questo testo ipotizziamo una soluzione ancora inesplorata: il BoNu. Intuite!
E se il vuoto non fosse inattivo, ma attivo, un’incessante attività per apparire all’esistere sino alla coscienza?
E se il tempo non ci fosse per la materia “essenziale”(1)?
E se la “forza” dell’elettrone che non collassa nel nucleo(2) venisse proprio dal nucleo, recipiente di Vuoto quantomeccanico non locato e interagente con il BoNu, da cui “pesca”?
E se l’atomo andasse completamente ripensato? E se andasse cercato nella condizione di massima intuizione, cioè in DMN, per viverlo e intuirlo, senza pensarlo e ricostruirlo con la mente, quindi con le parole?
E se la mente che teorizza ciò fosse in interazione complessa con tutto il sistema? Un’interazione non investigabile a causa della censura cosmica, di quella della mente e di quella del Nulla (necessarie alla libertà della Coscienza)?
E se il Modello Standard fosse stato elaborato solo “per convenienza” e fosse lontano dalla Realtà, con troppe “comodità” fisico-matematiche?
Lontano o vicino alla Realtà non conta, nei dintorni non è comunque Realtà.
E se i quanti di energia partecipassero alla Mente non investigabile?
E se il vuoto fosse il vero “telefono senza fili” della mente? Un entanglement non solo di particelle(3)? E se, con il suo partecipare attivo, il vuoto facesse apparire in “attimi” di presenza innumerevoli particelle che hanno una funzione “precisa”, non casuale(4)?
E se la “particella di Dio” fosse la stabilità del Vuoto e non una particella?
E se l’instabilità del modello classico dell’atomo fosse solo instabilità mentale dell’essere alla ricerca della sua natura profonda?
E se l’infinito nella matematica applicata alla fisica fosse solo necessità per impedire “conti” Reali?
Se lo zero è abbinabile alla costante cosmologica Λ, il vuoto è energia?
Se l’esistere è in prossimità del confine Zero e infinitesimale lontano dal confine infinito, perché usare una “distanza” infinita per indagare la creazione invece di considerare il confine più prossimo, quello limitato infinitesimale? Che forse è in noi stessi!
E se la fisica dei fisici divenisse la fisica dei filosofi, il nostro pensiero sarebbe più prossimo alla Realtà?
Come le lettere dell’alfabeto (le “sole” che usiamo per ragionare) non raccontano l’universo, così i numeri non raccontano la Realtà. Cos’è il pensiero? Una traduzione in linguaggio matematico?
Il vuoto quantistico o “stato fondamentale” ha energia minima (non si può dire o intendere nulla). E se andasse da Zero a Infinito a seconda della necessità, cioè “quanto” basta? È l’ipotesi logica del Bordo Nulla.
L’inizio dell’universo in un punto è necessità primaria per lo svilupparsi di una “nuova coscienza” derivante dalle precedenti? Censura Cosmica nella singolarità del Big Bang.
Tutto è in fluttuazione (oscillazione), anche il vuoto è fluttuante? O tutto fluttua dal vuoto stesso?
Non mi convince il Nulla che si muove! E se il vuoto fosse ovunque e non locato, un Immenso Sistema Tutto Comunicante? Il confine forse è fluttuante.
E se l’indeterminazione di Heisenberg fosse solo imprecisione – e quindi inesattezza, e quindi incertezza nel misurare per scarsità dei sistemi di “controllo” delle misure, ossia per l’incapacità del soggetto (essere senziente) di “osservare” il sistema fisico nella sua ultima intimità – potremmo trovare il “perché” dei “come”?
E se il vero Unico Campo Quantistico fosse l’Unico Vuoto, che si estende collegato dal profondo della materia al confine dell’universo e “Oltre”, negli universi correlati, nel confine BoNu(5)?
Conclusione: porre domande su tanti temi, è intuire le risposte o è solo chiedere a caso senza sapere nulla?
Chi conosce le domande senza risposta, ha la mente in entaglement con il sistema che spinge a porle?
Saranno “risposte”, allora, solamente i lampi di consapevolezza che il cervello saprà cogliere e collegare in modalità DMN, pur non avendo parole.
Vedremo se accade, probabilmente chi scrive non lo saprà mai. Ogni lettore farà i conti solo con le proprie intuizioni.
(2) ^ Niels Bohr concepì orbite “stazionarie” sulle quali gli elettroni non perdevano energia e, quindi, non collassavano sul nucleo. L’individuazione di tali orbite fu dettata più dalla necessità di riprodurre i dati sperimentali che da profonde motivazioni teoriche. La teoria infatti spiegò bene il comportamento dell’idrogeno e di tutti gli atomi leggeri ionizzati con un solo elettrone (idrogenoidi), ma fallì nel riprodurre il comportamento di atomi più complessi.
(3) ^ Vuoto dentro e fuori l’universo, prima di ogni distinzione di frequenza – in un “non-tempo” in cui la fluttuazione dell’informazione è contemporaneamente suono/onda, acqua/terra – in collegamento radiale costante (irraggiamento) tra coscienza singola e coscienza universale.
(4) ^ Oltre a quelle sempre presenti, tipo il protone.
(5) ^ Si veda la figura “universi correlati” in “Big Bang e Universo”.