Lo stato fondamentale o vuoto quantico o Nulla
“E fu la Luce” (forse fu Energia). Quale luce? Da dove venne?
Sappiamo cosa ha prodotto (eccoci!); sappiamo che ha creato lo spazio in cui si è propagata sino alla coscienza che, dopo averlo compreso, ne ha teorizzato il legame con il tempo, non rendendosi conto che era la mente a costruirlo.
Ecco l’energia luce, la quale per “esprimersi” crea lo spazio da percorrere. Uno spazio che lei stessa nella sua forma cosciente (che a sua volta si definisce “Essere”) chiama universo. Qui il “Tutto” esistente vive costantemente al Bordo dell’Origine, cioè il BoNu, coerente con l’inizio e la fine, l’alfa e l’omega.
Come è possibile perdere il “contatto” con la partenza, se continuiamo ad attingere da lì luce-energia e ogni particella lo fa per Quanto Serve? Da lì proviene la sua energia “logicamente” infinita: è il “pozzo” da cui attinge, senza calcoli matematici, li fa la mente in DMN. Senza computer esterno, solo interno.
L’energia crea lo spazio delle sue relazioni, amplia le proprie possibilità, moltiplica l’entanglement-esperienza, procede nel vuoto dal quale preleva continuamente altra se stessa; tiene pronte immani quantità di Sé in Scantinati cosmici (materia ed energia oscura), vive innumerevoli contemporanee interazioni senza tempo con parti di sé al Bordo dell’Origine Vuota, con parti di Sé agli albori dello sperimentare dei quark. Poi si organizza in protoni, mattoni eterni. Inizia e interagisce con se stessa in forma base idrogeno (H); plasma nelle fonderie dell’universo (le stelle) altre forme di sé (elementi), sino ad ora. Sino alla sua forma cosciente, l’essere, gli infiniti esseri di infiniti sistemi, tutti provenienti dallo stato fondamentale o Nulla, sempre nascosto dalla censura cosmica e da quella mentale.
In base al principio quantistico di Planck la luce, come qualsiasi altra “onda”, può essere emessa o ricevuta unicamente in pacchetti “discreti”, con frequenza proporzionale all’energia. Il primo pacchetto, contenuto in un punto di Apertura del Nulla, sembrerebbe essere un concentrato a densità “infinita” e temperatura altrettanto “infinita” (o meglio “illimitata”, cioè con possibilità senza limiti). Ma non sarebbe più “comoda” una “Bella Crepa” al Nulla, potremmo dire “SQUARCIO”, con un bel Bordo Nulla dove travasare la Base per produrre l’universo, cioè la “luce” Quanto Basta?
Si sconvolge leggermente (ma non più di tanto) lo spazio che si crea per l’Avvento della Luce con il progetto della coscienza. A questo punto appare il tempo, la cui esistenza è impossibile senza la coscienza dell’essere: il prodotto dell’evoluzione, dell’universo, del Bordo Nulla a 13,4 miliardi di “anni”. Gli anni, però, li contiamo solo noi, il mattone-protone non “pensa” al tempo illusorio(1) (il periodo di rotazione della Terra intorno al Sole non è una misura cosmica).
Ed ecco l’inflazione, cioè la contemporanea presenza di Bordo Nulla (forse supermondo o dimensione extra). Chiameremo, per ora, “Onde Gravitazionali” la Presenza Costante dell’effetto della Crepa nel Nulla, per far fluire la luce (energia) attraverso lo Squarcio.
La “vibrazione” che ci accompagna, la radiazione fossile, deve avere un legame con la coscienza. La grande quantità di microonde che costituisce tale radiazione è oggi un “rilevatore” della disparità di distribuzione della materia nell’universo: uno dei motivi che ha permesso la vita dal Nulla. Ciò, forse, è armonia dell’evoluzione.
Per concludere, lo stato fondamentale ci accompagna e ci consente di poterlo intuire. Di poter intuire il Nulla contenitore, non quello nichilista (per “ora” e sempre per “adesso”).
La scienza sa che, quando si scontrano un elettrone e un positrone (elettrone con carica positiva), si verifica il fenomeno dell’annichilazione(2), con la produzione di raggi gamma (γ). Tale evento accade spesso nei super temporali, durante i quali intensi campi elettrici fanno accelerare gli elettroni fino a velocità elevatissime. Questi elettroni, frenati dai nuclei degli elementi presenti nell’aria, producono a loro volta raggi gamma di energia talmente elevata da poter creare nuove coppie elettrone-positrone. I raggi gamma possono anche liberare neutroni – quindi “radioattività” – dai nuclei degli atomi con cui interagiscono.
Che gioco di energie incredibili, e tutto sulle nostre teste(3)!
Ora, dov’è la meraviglia di cui parliamo? È nelle modeste quantità di ciò che appare e nelle rilevanti-assurde quantità di energie che potrebbero manifestarsi dal… Nulla. Ciò che viene detto qui deriva da calcoli scientifici precisi e ben noti, non sono chiacchiere da laboratorio di Fisica. Se un solo grammo di idrogeno si scontrasse con un uguale quantitativo di antiatomi di idrogeno, la materia si annichilirebbe con un’esplosione di energia pari a 42,8 kilotoni. Come due esplosioni di Hiroshima, per intenderci. Quale migliore spiegazione per questo fenomeno, se non un “forellino” al BoNu, con conseguente liberazione di “un poco” di Energia? Durante il processo di annichilazione verrebbe emessa una quantità immensa di raggi γ i quali, interagendo a loro volta con altri nuclei, “produrrebbero” altre coppie di elettroni e positroni. Chi appare e chi scompare.
Forse l’ipotesi del BoNu permetterebbe un equilibrio al palcoscenico della vita. Infatti, dietro le quinte, infinite energie attendono di prendere parte al gioco dell’esistere, acquistando particelle-maschere con dentro, per Attore, il Nulla. Risultato: la coscienza del tutto che lo Stesso Nulla contiene.
(1) ^ Secondo la teoria dei sistemi, quando un osservatore rileva proprietà del sistema non deducibili a livello dei componenti del sistema stesso si ha il fenomeno dell’emergenza. Anche il tempo potrebbe essere una proprietà emergente degli ingredienti di base. Così a un livello fondamentale il tempo può non esistere, ma può comparire a livelli superiori, come un qualsiasi oggetto che appare solido (per la proprietà emergente delle particelle) sebbene sia un insieme di particelle composto per la maggior parte da spazio vuoto. Per un approfondimento si veda: Callender C. Is Time an Illusion? Scientific American, 2010, 302(6), 58-65.
(2) ^ Nell’interazione l’elettrone e il positrone “spariscono” (si annichiliscono) con la creazione di due raggi gamma, cioè fotoni a elevata energia.
(3) ^ I raggi gamma prodotti in questi eventi hanno energie elevatissime, comparabili solo con quelle dei gamma emessi dai buchi neri e dalle stelle di neutroni, quindi apparentemente inspiegabili per un “pianetino” come la Terra (cfr. D. Smith et al, Terrestrial Gamma-Ray Flashes Observed up to 20 MeV, Science, vol. 301, february 2005).