La Materia
Può la matematica entrare dove dovrebbe uscire?
Oltre il quark non c’è l’infinitesimo!
Oltre l’universo dov’è l’infinito?
Altri universi? Quanti?
Nella materia non esiste l’infinitesimale, anche le particelle elementari(1), come il quark, sono comunque quantità e misura(2).
Non esistono, quindi, né un raggio infinitesimale né, di conseguenza, le infinite rotazioni di una particella intorno a un teorico cerchio di diametro infinitesimale(3).
Infinito e infinitesimo sono due “ideali” sinora necessariamente collegati che, divenuti onnipresenti nella fisica, rendono la matematica a essa applicata un’ipotesi fantasiosa, costruita con numeri irreali (cioè inesistenti).
Quale “mattone fondamentale” della materia, il quark può essere considerato il più piccolo frattale concepibile(4). Ma il più piccolo frattale concepibile non può essere uguale per tutta la materia, non può avere la stessa forma per tutti gli innumerevoli frattali: il gioco dei frattali è esclusivamente matematico non può essere applicato al mondo reale.
La proprietà matematica dell’invarianza del disegno man mano che si procede verso dimensioni sempre più piccole, applicata alla fisica è una gigantesca baggianata. Infatti, procedendo verso l’interno del “frattale” della materia, fino alle dimensioni delle particelle, si troveranno variazioni del disegno dovute al fatto che le particelle non sono uguali, ma simili. Nella loro interazione i costituenti della materia non “seguono” un percorso frattalico, quindi sono tutti egualmente diversi. Il discorso, valido a livello molecolare, lo è anche per gli atomi e i quark. A livello di quark la differenza diviene uguaglianza in quanto sono “simili” come minima quantità di materia(5).
Dal caos alla regola, l’essere non ha più a che fare con la “turbolenza matematica(6)” bensì “con l’ordine”, non infinitesimale ma molto piccolo, della frequenza di vibrazione di una ipotetica minima parte della materia.
Un Ordine preciso organizza le differenti vibrazioni, le quali a loro volta organizzano i quark, che a loro volta organizzano, con precisione, le differenze nelle particelle-protoni-elettroni-fotoni, ecc, che a loro volta bla… bla… bla… ed eccoci! Illusioni o realtà? Esseri composti di molecole, che formano anche virus, batteri (di cui siamo fatti al 90%(7)), ecc.
E gli atomi? E i quark? Che differenze! Non c’è risposta, dobbiamo trovarne una.
Non esistono trasformazioni infinitesimali di gruppi infiniti; finite le trasformazioni, finiti i gruppi(8). Non dobbiamo più ricorrere all’infinito in modo erroneo, come necessità di una matematica astrusa per la mente, che vive immersa nella realtà fisica.
Quale sarà allora la matematica nuova, in grado di rispondere realmente alla questione “nessun infinitesimo”, “nessun infinito”? Se la matematica utilizzata per i calcoli newtoniani è semplice, quella per i calcoli einsteniani è più complessa e quella per i calcoli quantici ancora più complessa, quella per i calcoli senza infinito, con zero e infinitesimi, sarà più semplice o ancora più complessa, per ottemperare alla regola che una nuova teoria è solo estensione della precedente? E se non fosse così?
Una maggiore estensione può provocare strappi!
Immaginiamo cosa accadrebbe se, considerato che siamo “lontani” 13.700.000.000 (≃13 miliardi) di anni dall’inizio dell’universo, facessimo terminare qualsiasi calcolo un “po’ più in là”: 30, 300, 3.000, 30.000 miliardi di anni. La pentola/universo (di cui si parlava in Dubbi sulle misure minima e massima) esisterebbe ancora? Ci sarebbero ancora l’umanità, l’essere, la coscienza?
Anni?
Tempo?
In quale spazio? E con quali caratteristiche?
Le stesse che abbiamo in questo sistema fisico?
La matematica esisterebbe ancora, o ci sarebbe più Nulla che “Bordo”?
Quali numeri potremmo usare? Numeri naturali, reali, razionali, interi, discreti, complessi, cardinali, irrazionali, quadratici irrazionali, negativi, ordinali, quantici, quantici moltiplicativi. Forse anche gli immaginari?
Per spiegare cosa?
Per comprendere l’Assoluto?
L’Assoluto non può e non deve essere spiegato. Ma se fosse possibile farlo, come costruire una Matematica dell’Assoluto? Solo risolvendo questa uguaglianza e intuendo una Matematica del Bordo Nulla:
(Uno=Infinito=Zero≠Coscienza(9)≠Amore≠Assoluto) = ETERNO SPERIMENTARE LA CREAZIONE
La Coscienza è variabile, perché composta da quattro sistemi in interazione complessa, da ciò deriva la prima disuguaglianza. La seconda dipende dal fatto che ogni essere è una variabile da attraversare, quindi anche l’Amore lo è. Ma abbiamo ancora un’altra disuguaglianza, perché l’Assoluto è Infiniti Infiniti.
(1) ^ Costituenti base della materia, indivisibili e non composti da particelle più semplici.
(2) ^ In natura non esistono misure reali, il metro, il litro e qualsiasi altra unità di misura sono invenzioni umane.
(3) ^ È importante chiarire che le astrazioni matematiche con cui si vuole descrivere la materia non hanno riscontro nella realtà fisica. Gli elettroni, ad esempio, non ruotano intorno al nucleo come descritto nel modello dell’atomo di Bohr.
(4) ^ La definizione più nota, semplice e intuitiva di frattale lo descrive come un oggetto geometrico la cui forma si ripete nella sua struttura a vari livelli di grandezza. Questa caratteristica è detta auto-similarità (l’oggetto può essere diviso in un certo numero di parti simili alla figura intera).
(5) ^ Nelle teorie quantistiche dei campi e nel Modello Standard, le particelle sono indistinguibili: due quark della stessa famiglia o due elettroni sono identici in ogni modo, indipendentemente da dove vengano e cosa siano stati.
(6) ^ Per turbolenza si intende il caotico apparire di alcuni fenomeni della natura, che sembra caos, ma solo perché le innumerevoli leggi che lo sottendono non sono conosciute dall’osservatore.
(7) ^ È stato calcolato che i microrganismi che “abitano” il nostro corpo sono 10 volte più numerosi delle cellule del corpo stesso.
(8) ^ Questo sarebbe possibile se la materia fosse composta da un continuum matematico. Ma non è così essa è discreta. Quindi non esistono infinitesimi, esiste una minima quantità misurabile (il quark). I gruppi che siano “punti” (che formano segmenti o circonferenze), frequenze di vibrazioni, quark, particelle, molecole, batteri, etc. sono composti da un numero finito di elementi e le trasformazioni, che si applicano su di essi, sono di numero finito. Vedi anche Dubbi sulle misure minima e massima, esempio dell’Assioma delle parallele di Euclide.
(9) ^ La coscienza è composta anche dall’intelligenza, dalle particelle, dagli atomi, dalle molecole e da interazioni varie.