La coscienza e i Quattro Sistemi in interazione complessa
Questa sezione è dedicata al testo Ipotesi sul Bordo Nulla di Danilo Speranza.
Il Bordo Nulla è un’ipotesi e un concetto filosofico elaborato a partire da una riflessione dell’autore sulle questioni irrisolte della fisica moderna: perché non si riesce a “fare andare d’accordo” la relatività e la quantistica? Perché non si trova il gravitone? Cosa sono la materia e l’energia oscura? Le irrintracciabili stringhe e il Bosone di Higgs?
Attraverso l’ipotesi del Bordo Nulla si vuole arrivare ad una teoria in grado di unificare leggi e forze, tramite una ridefinizione dei concetti di spazio, tempo, materia, vuoto, riconsiderando la coscienza come confine a Dio, piuttosto che come particella.
Con il termine Bordo Nulla si indica il sottile confine, allargato a vari livelli, che delimita ogni oggetto concepibile e che ne consente la percezione, l’individuazione e la coscienza.
È concepibile come uno scantinato infinito della materia, un confine non locato tra la materia e il Nulla. In esso la coscienza degli esseri esprime una verità assoluta, “la libertà”, ma anche una Realtà sovrapposta e intimamente interagente in tutti i suoi aspetti.
La coscienza esperisce questa Realtà sovrapposta come separata nel tempo e nello spazio. È possibile, pertanto, ipotizzare l’esistenza di quattro sistemi universali, apparentemente separati ma in realtà uniti indissolubilmente.
Ognuno dei Quattro Sistemi sembra avere vita propria, ma l’energia è una sola, proviene dal Bordo Nulla ed è lo spazio vuoto che ogni mondo occupa.
Il primo è il Sistema Mentale (SM, del pensiero), poi il Sistema Percepibile Reale (SP, delle particelle), il Sistema non percepibile Reale (SR, delle leggi anche matematiche) e infine il Sistema Intellettuale (SI, della facoltà di intuire tali leggi)(1).
Essi sono in continua interazione tra loro e con il Bordo Nulla. Il loro fine è coscienza.
L’incompletezza della scienza, le sue incertezze e le complicazioni matematiche, non sono forse un continuo quesito che è di per sé ricerca?
Non è forse una meraviglia poter teorizzare qualcosa che non esiste e poi, magari, scoprire che questa illusoria realtà è quasi come quella pensata?
(1) ^ L’ipotesi dei Quattro Sistemi può essere confrontata con la divisione in tre mondi elaborata da Karl R. Popper ed John C. Eccles (K. R. Popper, J. C. Eccles. L’Io e il suo cervello. Armando Editore. Roma, 1981; K. R. Popper. La conoscenza e il problema corpomente. Il Mulino. Bologna, 1994; J. C. Eccles. Come l’io controlla il suo cervello. Rizzoli. Milano, 1994), ripresa anche da Roger Penrose. In questa teoria viene individuato un criterio di realtà nell’interazione di ogni mondo sugli altri: il mondo 1 (della fisicità organica ed inorganica indipendentemente dalla percezione che se ne ha); il mondo 2 (delle esperienze della mente, sia delle sensazioni immediate che dei ricordi, delle emozioni, dei pensieri e dell’intenzionalità) e il mondo 3 (della creatività umana, della cultura e del contenuto oggettivo dei pensieri, ovvero “il mondo dei prodotti” delle menti umane).